In una recente inchiesta la Food and Drug Administration(FDA) ha chiesto ad un campione di 364 estimatori di cannabis in che modo preferissero consumare cannabis light. Il 53% di loro ha ammesso che un vaporizzatore è uno dei modi preferiti.
Tra questi, l'80% era dell'opinione che il vaporizzatore fosse la migliore alternativa per usufruire dei benefici del CBD, mentre il 34,4% riteneva che i vaporizzatori favorissero l'effetto antidolorifico e antinfiammatorio del cannabidiolo.
Da qualche mese, insieme all'aumento del consumo del CBD, si è registrata una crescita delle vendite dei vaporizzatori portatili e vaporizzatori da tavolo. Il vantaggio del loro utilizzo, però, non è ancora noto a tutti estimatori della cannabis light.
In questo articolo voglio parlare di cosa sono i vaporizzatori per cannabis e come scegliere quelli che fanno al caso nostro.
Come Vaporizzare la Cannabis
Il vaporizzatore è un apparecchio di medie o piccole dimensioni, utilizzato per riscaldare le infiorescenze di CBD ed altre sostanze fino a che le loro componenti non vengono rilasciate sotto forma di vapore che verrà inalato.
La sostanziale differenza, rispetto alle sigarette tradizionali, è che il vaporizzatore non brucia le foglie per fare fumo ma si serve di batterie e bobine metalliche per portare al riscaldamento la cannabis, fino a che essa non si trasforma in vapore, pronta per essere inalata. In genere i vaporizzatori includono diverse tipologie di camere di estrazione e sono realizzate con materiali come il vetro o metallo. Una volta prodotto il vapore, quest'ultimo potrà essere raccolto in un raccoglitore, o inalato attraverso un bocchino.
Vaporizzatori per erba o marijuana light
I vaporizzatori per marijuana light possono essere distinti in tre categorie:
- Conduzione: è questo il caso in cui le infiorescenze, poste all'interno della camera di riscaldamento subiscono una scottatura, data dalla caldaia che viene alimentata da una batteria. Questo il caso in cui la cannabis viene scaldata i maniera rapida, rilasciando immediatamente i cannabinoidi nell'aria. Sono sistemi semplici e solitamente più economici.
- Convezione: le infiorescenze di cannabis (separate dalla fonte di riscaldamento, per mezzo di una barriera di garza o una retina) verranno scaldate da un sistema ad aria calda che entra in circolo attraverso il materiale e scalda la cannabis intorno e attraverso, permettendo alle sostanze di evaporare in maniera uniforme. In questo caso vi è un maggior controllo sulla temperatura; questo permette la vaporizzazione della cannabis senza rischio di combustione.
- Ibridi: si tratta di una combinazione tra i due metodi precedenti.
Quindi, riassumendo, cos'è un vaporizzatore per cannabis? Si tratta di uno strumento dotato di una camera, all'interno del quale un'infiorescenza viene riscaldata, sprigionando le sostanze terapeutiche del CBD sotto forma di vapore concentrato.
Il fatto che la cannabis venga riscaldata alla giusta temperatura, senza bruciare, rende il vaporizzatore uno strumento sicuro, che riduce al minimo il catrame o sostanze cancerogene. Inoltre, alcuni vaporizzatori permettono d'impostare autonomamente la temperatura per controllare la quantità di vapore che stai inalando.
Ti ricordo, per ultimo, che la temperatura ottimale per poter usufruire dei benefici della cannabis è di circa 170°.
Prezzo vaporizzatori per erbe
Il prezzo dei vaporizzatori per erbe come accennato prima, è differente a seconda della tipologia del vaporizzatore che si andrà a scegliere.
Se un vaporizzatore a conduzione è la soluzione più economica, perché realizzato con una tecnologia molto semplice, esso però, non fornisce un pieno controllo sulla temperatura e la cannabis non sarà scaldata in maniera uniforme; come invece avviene con i sistemi di vaporizzazione a convenzione che, naturalmente, avranno anche un costo maggiore in rapporto alla qualità che garantiscono.
Se sei alle prime esperienze, pertanto, puoi scegliere un sistema più semplice e poi passare alle tipologie migliori e più sicure.
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