Anche Ricky Williams sta allargando il suo business della marijuana e da pochi mesi ha lanciato il suo marchio di cannabis,: la All-Pro sta collaborando con un'altra grande azienda di marijuana, dalla vendita dell'erba si ricavano fondi o proventi devoluti ad associazioni sanitarie per la salute mentale.
https://youtu.be/YTkJvfJk-ak (vedi l'intervista a Ricky Williams)
TMZ Sports ha recentemente intervistato il 44enne vincitore di Heisman, Ricky Williams che con la sua azienda Highsman ha collaborato con Jeeter alla produzione di una nuova varietà di marijuana Indica chiamata "Sticky Ricky" e relativi gadget d'abbigliamento.
Durante l'intervista Williams ha spiegato da dove è nata l'idea del nuovo strain "Sticky Wicky", raccontando di essersi guadagnato il soprannome di Sticky Ricky quando i suoi compagni di squadra avevano scoperto che amava fumare marijuana.
"Il 100% dei proventi di questa collaborazione andrà a 'Athletes For Care' per supportare i principianti della salute mentale e penso che sia estremamente importante", ci ha detto Williams.
A4C, è un'organizzazione senza scopo di lucro fondata da ex atleti dedita all'assistenza di altri atleti ... con tutto, dalla salute mentale a quella fisica. "È una causa degna..." e che sta a cuore a Ricky.
L'atleta ammette che fumare marijuana ha migliorato la sua salute mentale e, in qualche modo, la ganja è stata un ottimo sostituto alla tradizionale terapia farmacologica e professionale, consentendogli di fare introspezione ed esaminarsi per poi migliorare se stesso, ove necessario.
"Quando andiamo a parlare con un terapeuta", dice Ricky, continuando, "Stiamo rivedendo le cose con qualcun altro e riflettendo e ho scoperto che quando stavo consumando cannabis, ed ancora, è come l'autopsicoterapia".
In passato, RW ha dovuto subire le pesanti restrizioni sul doping a causa della sua passione per il fumo. Ricky ha saltato ben 2 stagioni intere a causa dei test antidroga falliti.
"Quando stavo crescendo, ci veniva sempre detto che gli allenatori dicevano che se fumi marijuana saresti stato un perdente", dice Ricky, "E secondo la mia esperienza, in realtà non è vero. E questo è il messaggio che sto cercando di trasmettere al mondo".
Proprio grazie a Ricky e ad altri atleti come lui che la NFL ha modificato la propria posizione in tema di doping e marijuana, negli ultimi anni.
A riguardo sono stati stanziati ingenti somme per indagare sugli effetti della marijuana sulle prestazioni sportive. Sono molti ormai a credere che la cannabis sia un'alternativa molto più sicura rispetto ai potenti farmaci che normalmente vengono prescritti ai giocatori durante gli infortuni sul campo.
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